Sullo spettacolo
Partendo dalla famiglia Amati, i primi che nella metà del 1500 concepirono il violino così come lo conosciamo ancora oggi, attraversando i secoli cercheremo di far luce sul più grande liutaio di tutti i tempi: il cremonese Antonio Stradivari e il suo “segreto”.
Cosa rende così perfetto il suono dei suoi strumenti?
È davvero la vernice a rendere i suoi strumenti unici? Esiste veramente un segreto che l'artigiano si portò per sempre con se nella tomba?
Io non lo so mica. Se cercate risposte a queste domande andate da un liutaio, non venite a teatro! Qui non si parlerà di segreti, ma di cose semplici: di suono, di legno, di pialle, della vita e della morte.
Uno spettacolo per demolire non tanto il mito in sè, ma l'idea stessa della mitizzazione, del divino, dell'altissimo irraggiungibile e su come l'essere umano, mitizzando, si precluda l'idea di essere pienamente dotato.
"… Pezzo per pezzo, con una simpatia e precisione del racconto coinvolgente, Fantoni costruisce un violino, narrandone le difficoltà, i materiali, l’arte. Mostrando infine il risultato e svelando al pubblico i segreti che si nascondono dietro l’oggetto. Ma lo spettacolo non si limita a raccontare solo questo. È anche l’analisi metaforica del rapporto fra l’artigiano e il prodotto, fra costruttore e suono finale, che è sempre diverso, in base ai materiali usati, agli attrezzi, allo stato d’animo del produttore, all’esperienza, come le tagliatelle fatte in casa che non saranno mai come quelle della mamma … un attore in grado di raccontare un’arte antichissima con delicatezza, simpatia e passione, in un ambiente quasi familiare, come una fiaba raccontata ai bambini." (Noemi Spasari, "QuartapereteRoma")
Ideazione e interpretazione: Matteo Fantoni
Testo e regia: Sara Venuti
Disegni: Fortunata Laurenti
Scenografia e Luci: Federico Calzini, M. Fantoni
Direzione e esecuzione tecnica: Fabio Vignaroli
Traduzione della versione francese: Myriam Sokoloff
Co-regista versione francese: Davide Giovanzana
Direttore di produzione: Luc Gerardin
Una produzione: Teatro Insonne
In coproduzione con: Teatteri Metamorfoosi (Helsinki, Finlandia)
Con il sostegno di: Regione Toscana, Sistema regionale dello spettacolo dal vivo
Un ringraziamento particolare alla Liuteria Sorgentone e Mecatti di Firenze
Matteo Fantoni
Nato ad Arezzo nel 1981, attore, pedagogo, disegnatore luci, mascheraio, liutaio.
Curioso, poliedrico e instancabile.
Diplomatosi in Svizzera presso l'Accademia Teatro Dimitri, scuola universitaria professionale di teatro di movimento, continua poi la formazione frequentando masterclass con differenti maestri nel campo del teatro e la danza.
Come interprete ha lavorato in differenti produzioni di teatro e teatro di movimento tra le quali Dada Congressus, 2009, regia di Hannes Glarner (rappresentato in Italia, Svizzera e Germania) e Makeda, per il progetto Origen 2010, con la regia di F. Pestilli.
Dal 2009 lavora anche come autore creando così tre soli su differenti tematiche: Leoni, Romito, Il Silenzio.
Fondatore insieme a Sara Venuti della compagnia Teatro Insonne, nel 2012 la sua creazione ONIRICA Arsenic Dreams è stata co-prodotta da Armunia/Festival Costa degli Etruschi di Castiglioncello, poi replicata in tour in Italia e Svizzera. La compagnia è sostenuta dal 2016 dalla Regione Toscana come compagnia di produzione.
Parallelamente all'attività performativa ha sviluppato un suo approccio pedagogico tenendo regolarmente masterclass per attori sulla comunicazione non verbale e le azioni fisiche.
Specializzato nella costruzione e nella recitazione con maschere di carattere, lavora con diversi gruppi internazionali, tra cui Utopik Family (Svizzera), Teatteri Metamorfoosi (Finlandia) e Familie Floez (Germania).
Ha lavorato e si è esibito in oltre 20 paesi nel mondo.
Recensioni
"… lo spettacolo si districa tra le delicate tematiche del suono, di pialle, della vita e della morte, immergendo lo spettatore con un tocco tanto leggero che quasi non ci si accorge dei cambi di registro..."
"… attraverso una scenografia essenziale, un tavolo da lavoro, dagli "effetti speciali" semplici, ma efficaci, riesce a trasmettere emozione e commozione nello spettatore."
Matteo Taccola, 29 Novembre 2018
www.sipario.it
"… pezzo per pezzo, con una simpatia e precisione del racconto coinvolgente, Fantoni costruisce un violino, narrandone le difficoltà, i materiali, l’arte. Mostrando infine il risultato e svelando al pubblico i segreti che si nascondono dietro l’oggetto.
Ma lo spettacolo non si limita a raccontare solo questo.
È anche l’analisi metaforica del rapporto fra l’artigiano e il prodotto, fra costruttore e suono finale, che è sempre diverso, in base ai materiali usati, agli attrezzi, allo stato d’animo del produttore, all’esperienza, come le tagliatelle fatte in casa che non saranno mai come quelle della mamma.
… un attore in grado di raccontare un’arte antichissima con delicatezza, simpatia e passione, in un ambiente quasi familiare, come una fiaba raccontata ai bambini, un com’è fatto in diretta."
Noemi Spasari, 29 aprile 2022
www.quartapareteroma.it
Commenti del pubblico
- Ti consegna una parte di sè, della sua storia, della sua vita, dei suoi sogni, delle sue conquiste. Con ironia, con delicatezza, con potente intensità.
- Bellissimo, intenso, imperdibile
- I woken up enthusiastic about last night's performance. “Unique” is the right adjective, but also quirky and special.
🎭 Inizio spettacolo ore 21.30
🥂 Bar e giardino del teatro aperti dalle ore 20.00 per aperitivi e cicchetti
✅COSTO BIGLIETTI E MODALITA' DI PARTECIPAZIONE
- Biglietti solo Spettacolo: € 15,00
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